La sostituzione dei combustibili fossili con fonti energetiche rinnovabili è uno dei temi centrali per la futura sostenibilità della vita sul pianeta, al pari dello sviluppo di materiali innovativi ed eco-sostenibili che possano sostituire l’utilizzo del petrolio e delle altre materie prime ad alto impatto ambientale.
Per la produzione di uno pneumatico, ad esempio, vengono utilizzati 20 litri di greggio; e nella sola Europa vengono prodotti circa 140 milioni di pneumatici.

Fino a ieri solo la fantasia di un bambino avrebbe potuto disegnare uno pneumatico fatto con le piante; oggi il sogno potrebbe diventare realtà, grazie allo studio di due biologi tedeschi che in collaborazione con Continental hanno avviato un progetto per la produzione di pneumatici realizzati in gomma naturale ricavata dal lattice estratto dalle radici della pianta di tarassaco, comunemente conosciuta come “dente di leone”.

Molti la ricorderanno per la caratteristica infruttescenza, detta anche soffione, perché composta da un ciuffo di peli bianchi che si disperdono al vento al minimo soffio; ma numerosi sono gli usi a cui è destinata, sia in cucina (ad esempio le foglie in insalata o le radici tostate per il caffè) sia nella farmacopea popolare.
Il tarassaco in Italia cresce spontaneamente ovunque e lo si può trovare facilmente nei prati, nelle aree incolte e ai bordi delle strade. Si tratta di una pianta molto versatile e coltivabile anche nei pressi dello stabilimento industriale di trasformazione.

Non verrebbe quindi a ridursi solo l’inquinamento rispetto alla produzione tradizionale degli pneumatici, ma anche i costi di produzione, di logistica e di smaltimento.
Alla fine dello scorso anno sono stati presentati i primi test in una serie limitata, realizzati con il materiale innovativo che Continental ha nominato Taraxagum™; la compagnia promette pneumatici “green” con caratteristiche di qualità e performance del tutto equivalenti a quelle dei prodotti tradizionali.