Re~cycle: il progetto di riciclo per garantire biciclette in Africa
Uno degli oggetti di mobilità più classici, che spesso finiscono abbandonati ai lati delle strade come scheletri di quello che erano, sono proprio le biciclette. Un metodo sostenibile per gestire questo spreco (pensate a quanti “pezzi” di biciclette vi capita di vedere ogni giorno per la città), è il riassemblaggio, con una destinazione motivata da scopi ambientali e sociali.
Merlin Matthews ha deciso di fare della sua vita una missione di riciclaggio a fin di bene, fondando Re~cycle, un progetto con base a Colchester nel Regno Unito, dove vengono rimesse a nuovo biciclette abbandonate o donate, e spedite in maniera economica e sostenibile in Africa. Più di 40.000 “ex-bici” sono diventate mezzi di locomozione nuovi e funzionanti per qualcuno in Ghana, Namibia, Sud Africa, Malawi, Zambia e Kenya: le biciclette in questi luoghi si rivelano degli strumenti chiave di vita quotidiana per permettere ai bambini di raggiungere la scuola, per aiutare le donne nei percorsi di ricerca quotidiana di acqua per la famiglia, per aiutare i lavoratori agricoli e i volontari nelle farm, e per permettere ai locali di raggiungere il luogo di lavoro in tempistiche accettabili. Non solo: le biciclette in Africa diventano anche uno strumento per superare le barriere di genere, in quanto ancora gli uomini in alcune località fanno resistenza all’uso della bici da parte delle donne in quanto le dipingono come ostacolo alla fertilità, barriera che può essere superata semplicemente con una diffusione amplificata del mezzo.
Grazie a questi centri che ormai si sono moltiplicati nel Regno Unito si può cooperare per dare un aiuto concreto a chi ne ha bisogno in Africa, ma anche su base locale la sostenibilità lascia il suo segno incisivo: i volontari possono imparare la manutenzione e il recupero delle biciclette anche come base per un lavoro futuro, gli stessi enti locali raccolgono le biciclette per evitare che diventino rifiuti stradali e per dare la possibilità del recupero, e numerosi programmi per il recupero (della salute mentale o per il reinserimento sociale) si sono legati al recupero delle biciclette come attività al tempo stesso terapeutica ed utile a livello di comunità.